domenica 14 settembre 2014

Alla scuola dei sogni

Oggi è il primo giorno di scuola. 
E si ricomincia con le matite temperate nell'astuccio, con i libri foderati a nuovo, il profumo di carta, con le etichette appena incollate.
Si ricomincia con i buoni propositi.
"Quest'anno non chiacchiero più!" "Voglio scrivere bene!" 
"Voglio essere buono."

Si preparano i vestiti dal giorno prima e si va a letto con l'emozione.

Questa emozione deve rimanere.
Non deve cadere a terra negli anni, come un bicchiere infranto, di cui raccogliere i cocci senza potersi raccapezzare. 


La scuola dei sogni, non insegna, ma fa apprendere.
La scuola dei sogni non mortifica, ma guida con autorevole fermezza.
La scuola dei sogni, non umilia chi non sa,
Non sa dire "asino",
Non fa confronti.

Non innalza su un trono chi è dotato, ma tesse lodi di coloro che si impegnano
Dotati e non dotati.
Non getta a terra chi ha sbagliato, ma insegna la strada per sbagliare meno
A tutti.

La scuola dei sogni educa alla fratellanza
Perché è fraterna.

La scuola dei sogni cresce futuri uomini e future donne 
Perché è umana.

La scuola dei sogni educa ai valori e alla cooperazione,
Non spinge a competere.
Non fa gare di lettura, nè di tabelline.
Prende il ritmo del più lento.

Insegna al più lento ad andare, 
E al più veloce l'attesa.

La scuola dei sogni è un sogno.
Ma lasciamo che i sogni guidino la nostra veglia.


Realizzate una buona scuola. Con in mente il sogno.

Buon primo giorno.